Ulisse Mariani
È importante sapere quanto accade nella testa di vostro figlio mentre gioca, affinché possiate favorire con costanza tale attività e soprattutto prendervi parte. Le ricerche in ambito neurofisiologico sul funzionamento del cervello di un bambino mentre gioca hanno appurato che durante le attività ludiche si attivano le medesime strutture nervose che coordinerebbero un’azione “vera”, soltanto …
Tutto è andato bene, controllato, monitorato ed eseguito secondo collaudatissimi protocolli d’intervento. Tutto è perfetto, poi… Poi, improvvisamente, dopo due o tre giorni, tutti a casa: le luci della ribalta si spengono e la maternità, così come la paternità, diventano totalmente fatti privati. Strutture, operatori sanitari, assistenza, monitoraggi, tutto si dilegua: nel breve tragitto dall’ospedale …
Se voi mamme e voi papà riusciste a capire che la noia è un necessario e fisiologico momento di decompressione e di ricarica in cui vostro figlio prende fiato ed elabora il suo sentire, vi accorgereste ben presto dei vantaggi che questa emozione porta con sé: più tranquillità e serenità per il bimbo; più tempo …
Cedere sempre alle richieste dei figli concedendo loro qualsiasi cosa desiderino, preparando sempre, per esempio, il pasto che vogliono o accontentandoli in ogni loro capriccio, non va bene ed è perfino deleterio. Normalmente si agisce così per il quieto vivere, ma dentro il cervello del bambino le cose non potrebbero andare bene. I bambini tendono …
I bambini che sviluppano un attaccamento sicuro sono generalmente partecipi, curiosi e più tolleranti alle frustrazioni; attendono con fiducia le rassicurazioni dei genitori e si calmano con prontezza allorché arrivano i giusti abbracci. Quandosaranno più grandi, mostreranno maggiore impegno nel gioco, un’attenzione più strutturata ed efficace, una più intensa interazione e socializzazione con gli altri …
Il testo che segue è tratto dal libro “Mio figlio mi legge nel pensiero”, scritto da Rosanna Schiralli, Ulisse Mariani, edito da Mondadori. Spiega quale debba essere il ruolo del padre, prima e dopo la nascita di un figlio: egli ha il compito di trasferire la coppia in un nuovo sistema chiamato famiglia, stando attento che i bisogni di ognuno (partner, figli, parenti stretti, se stesso) rimangano soddisfatti e non frustrati.
L’educazione permissiva, soprattutto quando è permeata da venature di buonismo coatto, abbatte irreversibilmente l’autorevolezza delle famiglie, favorisce l’appiattimento di ogni conflitto tra generazioni, spiana paradossalmente la strada all’autoritarismo del Mercato, pronto a fidelizzare, a servire e poi marginalizzare quote crescenti di giovani.