Home » Disturbi e patologie psicologiche » Cure per l’ansia: quale Tipo di Psicoterapia Scegliere?

Cure per l’ansia: quale Tipo di Psicoterapia Scegliere?

Avatar photo
Ulisse Mariani
Cure per l'ansia: quale Tipo di Psicoterapia Scegliere?

Condividi articolo su:

Esistono vari tipi di psicoterapia: qual è il più indicato nelle cure per l’ansia? A parte qualche rara eccezione sono tutti validi se condotti con etica e competenza. Alcuni sono più appropriati di altri nella cura degli stati ansiosi anche se occorre verificare in fase di valutazione di che ansia si soffre.

Cure per l’ansia: Un’Attenta Valutazione per Decidere il Tipo di Intervento

Sotto l’etichetta di ansia vengono infatti raggruppati molti disagi: dal nervosismo e di chi è sotto pressione a chi soffre di un disturbo da stress post traumatico con tanto di stati dissociativi.
In base ad un’attenta valutazione è possibile decidere il tipo di intervento che può essere:

  • d’appoggio per i casi più lievi;
  • rivolto al sistema familiare se l’ansia dipende da disfunzioni del contesto;
  • ristrutturante qualora il disturbo sia pervasivo;
  • riabilitativo quando occorre combattere una certa cronicità.

Quasi sempre per quanto riguarda le cure per l’ansia, l’associazione psicoterapia-farmaci appare l’intervento di elezione.

Modelli di Psicoterapia dagli Anni Settanta a Novanta

Per quanto riguarda le varie tipologie di psicoterapia c’è da segnalare che anche in questo ambito prevalgono tendenze “modaiole” o, il più delle volte, culturalmente più adeguate.
Se fino agli anni Settanta la Psicoanalisi la faceva da padrona (ancora oggi si dice “sto in analisi” oppure “ho fatto una analisi”, a prescindere dal tipo di intervento svolto), negli anni Ottanta esplose la Terapia relazionale – sistemica, rivolta a curare i disturbi mentali trattando i gruppi familiari, quasi come reazione allo strapotere della psicoanalisi, fortemente centrata sulla persona singola.
Negli anni Novanta, a causa anche di alcuni limiti mostrati dalla terapia sistemica, guadagnò terreno l’ampio ventaglio delle Terapie cognitiviste, affinandosi e diversificandosi ulteriormente negli anni successivi.

Cure per l’ansia: Il Modello di Psicoterapia Più Efficace è quello Integrato

Attualmente si tende a favorire, in ambito formativo dei professionisti, modelli più integrati e centrati sui reali bisogni della persona. L’ortodossia, il seguire cioè pedissequamente un modello senza adattarlo a chi chiede aiuto, non è mai una buona scelta: spesso crea danni seri!
Da alcuni anni si tende infatti a utilizzare un insieme di tecniche provenienti da orientamenti diversi: si sta cercando cioè di costruire una teoria ed una pratica della psicoterapia di ordine superiore, in grado di rendere conto della complessità dell’essere umano, del significato soggettivo dei suoi sintomi e dei suoi bisogni più profondi. Anche nelle cure per l’ansia è bene prediligere un modello di psicoterapia integrato.

Questo sforzo scientifico e culturale, proprio degli ultimi anni, si rende necessario poiché molti professionisti del settore tendono ancora a far adattare il paziente al modello di psicoterapia proposto (con dei risultati disastrosi) quando invece sarebbe opportuno fare esattamente il contrario.

Mappa dei Tre modelli Psicoterapeutici Più Utilizzati Attualmente

Qui di seguito una mappa sintetica dei tre modelli psicoterapeutici più utilizzati attualmente, ricordando ancora una volta che il modello più efficace ed eticamente più pertinente rimane quello Integrato: fare riferimento a più modelli teorici per “confezionare” gli interventi migliori adatti a quella persona e a quel momento particolare.

La Psicoterapia Psicoanalitica

È l’intervento più antico: ha esattamente cento anni di onorata attività. Da quando Freud scoprì e teorizzò l’inconscio, quella parte della vita psichica che si sottrae alla razionalità e alla coscienza, molti medici e psicologi hanno messo a punto nel tempo tecniche di intervento per arrivare a decodificare i messaggi inconsci delle persone, spesso sotto forma di sintomi, sogni e malessere esistenziale, per trasformarli in elementi più gestibili e meno angoscianti.

La scoperta dell’inconscio ha rappresentato un evento epocale per la psicologia e la medicina: finalmente si dava dignità alla vita interiore delle persone e si iniziava a relativizzare il dualismo mente-corpo.

La psicoterapia psicoanalitica tuttavia non è indicata per risolvere stati ansiosi, non è raccomandata tra le cure per l’ansia: fobie, ossessioni e attacchi di panico possono oggi essere affrontati con terapie combinate e senz’altro più brevi.
La psicoanalisi, almeno nella forma ortodossa, consta di un trattamento molto lungo e inevitabilmente dai costi economici rilevanti.

Inoltre la terapia analitica ha un setting molto particolare: il lettino, il terapeuta alle spalle e in silenzio non favoriscono il rilassamento e una relazione improntata alla condivisione.
Se la psicoterapia è soprattutto un incontro, come ci si può “incontrare” con qualcuno che ti sta alle spalle, in penombra e per di più di poche parole? Un ansioso potrebbe anche uscirne con un attacco di panico!

La Psicoterapia Sistemico – Relazionale

Proveniente dagli Stati Uniti si diffuse in Europa con molta velocità dalla fine degli anni Settanta, promettendo guarigioni magiche e veloci in tutti gli ambiti psicopatologici, dalle forme ansiose agli stati psicotici.
Negli anni molte velleità si ridimensionarono drasticamente anche se alcuni concetti rimangono ancora oggi patrimonio di qualsiasi intervento psicoterapeutico.

Si tratta di una visione della psicopatologia e del disturbo psichico allargata al contesto di riferimento in cui vive il paziente. La persona può ammalarsi a causa delle disfunzioni del sistema familiare sotto la pressione di una serie particolare di messaggi comunicativi contraddittori, ambivalenti e disconfermanti.
In base a questo modello la terapia consiste nell’aiutare l’intero sistema, in genere la famiglia, a correggere le disfunzioni che generano la malattia e il sintomo.

La psicoterapia sistemico – relazionale ha avuto il grande merito di introdurre nella cura dei disturbi psichici il concetto di “contesto” e di aver assunto come dimensione preminente la comunicazione tra le persone.
Per un soggetto affetto da uno stato ansioso è importante sapere come funziona il contesto in cui è quotidianamente immerso e come organizzare meglio la comunicazione con chi vive.

La Psicoterapia Cognitivo – Comportamentale

Ad oggi è quella più raccomandata tra le cure per l’ansia in tutte le sue forme ed espressioni, anche se nell’ultimo periodo, tende a soffrire per un eccesso di ortodossia. Agendo infatti prevalentemente sui sintomi, si presta sovente per sollevare molti terapeuti dal coinvolgimento emotivo e dal costruire valide relazioni.
Panico, fobie e compulsione rappresentano comunque i disturbi elettivi per una psicoterapia di questo tipo.

Nell’ambito cognitivo – comportamentale rientrano molte pratiche eterogenee: si va dal comportamentismo puro (interventi basati sul condizionamento e decondizionamento) alle terapie centrate sul risolvere traumi antichi, prodotti da stili educativi genitoriali sbagliati.

La psicoterapia cognitivo – comportamentale cerca di risolvere la situazione di malessere attaccando direttamente i sintomi e lavorando sui pensieri sbagliati. Questo sistema di intervento funziona quando l’ansia e la sintomatologia correlata non si sono stabilizzati da troppo tempo.
Quando invece i sintomi sono resistenti occorre di solito tornare a capire il senso del malessere e organizzare un percorso terapeutico allargato al sistema familiare e alla disamina delle condizioni del passato.

La Psicoterapia Integrata

Malgrado le scuole di specializzazione e i tanti protocolli proposti, alla fine, ciò che rende una psicoterapia efficace si organizza intorno al modo di come si raggiunge l’animo dell’altro.
Le tecniche aiutano molto, ma l’asse portante di un aiuto psicologico veramente efficace consiste nell’incontro tra due persone e nella gestione di quell’incontro, unico e particolare.
Ascolto empatico, rispecchiamento, sintonizzazione e costruzione di un legame di fiducia e progressivo affidamento rappresentano gli ingredienti di qualsiasi approccio.

La Psicoterapia Richiede un Approccio Flessibile alla Persona

Molti professionisti del settore, nel tentativo di essere più efficaci, tendono a barricarsi dietro le tecniche apprese, utilizzandole in modo ortodosso, comprimendo o addirittura mortificando la relazione e l’ascolto empatico.
Non si dovrebbe essere analisti, sistemici o comportamentisti; occorre essere quanto serve a quel paziente, per quell’obiettivo e in quel momento specifico.
La psicoterapia non è un format da adattare a tutti indistintamente, ma un approccio alla persona flessibile.
Entrare nella mente di un nostro consimile e toccare il suo animo consta di professionalità, preparazione, coraggio, responsabilità.

>> Richiedi un consulto

Potrebbe Interessarti Anche: